Rinnovato il contratto di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti


E’ stato siglato a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, il rinnovo del contratto collettivo nazionale per gli operai agricoli e florovivaisti per il quadriennio 2022-2025, che interessa quasi 200 mila imprese e oltre 1 milione di lavoratori.

Tra le novità più significative dell’accordo merita sottolineare l’introduzione di una maggiore flessibilità nell’orario di lavoro ordinario, straordinario, festivo e notturno, oltre che per l’agriturismo, anche per alcune altre importanti attività sempre più diffuse in agricoltura e che richiedono particolari attenzioni in materia di orario, come la vendita diretta, gli eventi e le attività promozionali, le fattorie didattiche e le fattorie sociali.

Il nuovo contratto prevede un aumento retributivo del 4,7% per il biennio 2022/2023, suddiviso in tre tranche. Secondo Confagricoltura tratta di un aumento che naturalmente richiederà uno sforzo da parte dei datori di lavoro agricolo, ma che è finalizzato a salvaguardare il potere d’acquisto dei lavoratori e a dare certezza alle aziende nella programmazione della propria attività nel medio periodo.

Con la chiusura del contratto, commenta sempre Confagricoltura, le Organizzazioni datoriali e sindacali hanno dato prova della loro capacità di definire in maniera autonoma, e senza nessun intervento esterno, retribuzioni adeguate per i lavoratori del settore agricolo.

Quello che ci si attende ora sono misure significative da parte del Governo per il contenimento del costo degli oneri sociali e per favorire la stabilizzazione occupazionale in agricoltura.