I problemi del latte in Italia e la forza del settore ovicaprino al centro del dibattito proposto nelle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona

Se da un lato l’Italia vive quotidianamente il problema della produzione del latte, acuito dalla crisi internazionale e dall’ulteriore aumento dei costi causato dal conflitto russo-ucraino, dall’altro può contare sul potenziale del settore ovicaprino, ancora sottovalutato e non sufficientemente inserito nelle politiche di programmazione e sviluppo a livello nazionale e territoriale nelle varie regioni italiane. Il punto sui due settori nel contesto delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (1-3 dicembre) insieme a Confagricoltura. La situazione del comparto lattiero caseario sta attraversando una fase di forte volatilità. Siamo di fronte ad una congiuntura internazionale con ben pochi precedenti: il latte manca ed il suo prezzo continua a salire. Ma sono aumentati enormemente anche i costi di produzione e gli allevatori reagiscono cercando di contenere i costi, ad esempio riducendo il mangime acquistato ed eliminando le vacche meno produttive e a fine carriera. L’effetto e` una minore disponibilità di latte vaccino che subisce costanti aumenti di prezzo ed entro la fine dell’anno salirà a 60 centesimi, il 40% in più` di un anno fa. Le preoccupazioni permangono sia in vista della chiusura dei bilanci aziendali, sia per le prospettive, sulle quali incombe la riforma della Pac in vigore a gennaio che andrà a diminuire progressivamente i contributi previsti. E poi di fronte alla crisi emergente ci si domanda come reagiranno i consumatori nei confronti di un’inflazione crescente e una diminuzione del loro potere di acquisto e sui quali inevitabilmente viene riversata una quota parte dell’aumento dei costi che ha toccato anche l’industria di trasformazione e di distribuzione. Il settore dovrà trovare un nuovo equilibrio, dal momento che in poco più di due anni il prezzo del latte è aumentato del 63%. I prezzi in aumento al consumo di prodotti lattiero caseari stanno disincentivando i consumi in quantità: sfiora il 3% il calo di formaggi e latticini nei primi nove mesi del 2022, mentre il carrello della spesa per latte e derivati è aumentato di oltre il 4%. A ottobre, secondo l’Istat, i prezzi su base annua per formaggi e latticini sono saliti del +14,8%. Positivo invece l’export di formaggi e latticini, cresciuto in valore e in quantità. Il fatturato del settore del solo latte vaccino è di 16,7 miliardi di euro, incidendo per circa l’11% sul totale del fatturato industriale dell’agroalimentare, con una spesa delle famiglie annua dedicata al comparto di circa 21 miliardi di euro. “Oggi dobbiamo far capire ai consumatori che cos’è il tema zootecnico- dichiara Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura-. La battaglia non si vince solo dicendo No al cibo sintetico, ma facendo una riflessione sui modelli nutrizionali. Rispetto a un mondo che sta cambiando il proprio modo di alimentarsi, occorre capire quale modello agricolo realizzare. Come Confagricoltura, pur guardando a un futuro diverso, partiamo dall’attualità e dal tema della competitività delle imprese. Poter costruire economie di scala dobbiamo capire quale modello e quale filiera dobbiamo costruire per andare incontro al consumatore. Finalmente si inizia a discutere in Europa di scienza e di tecnica applicata, ma sui temi della sostenibilità ambientale dobbiamo necessariamente riflettere sul modello che ci viene richiesto. Ci sono realtà zootecniche che sono fortemente avanzate, hanno investito e diversificato anche i ricavi, contribuendo sul fronte ecosistemico. È in questa direzione che dobbiamo andare” L’Italia ha un ruolo determinante nella produzione ovicaprina a livello europeo: il nostro Paese è al primo posto per produzione di formaggi a base di latte di pecora, al terzo per la produzione di latte ovino dietro Grecia e Spagna e al settimo posto per la produzione di carni ovicaprine. Benché con circa 0,8 miliardi di euro di valore della produzione il comparto ovicaprino incida solo per poco più dell’1% sulla Produzione agricola nazionale ed il 4,4% del valore della produzione zootecnica, esso costituisce, specie per alcuni territori, un presidio essenziale e anche un elemento notevole per la crescita e l’occupazione di alcune aree vocate. Un valore particolarmente rilevante assume per le produzioni DOP ed IGP: 18 formaggi DOP ed IGP rappresentano praticamente la metà della produzione complessiva di formaggi ovicaprini. Invece 3 IGP delle carni ovine rappresentano circa il 20 per cento della produzione di carni ovicaprine nazionale. “Lo scopo importante della fiera – spiega Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere- è quello di far incontrare tutti i soggetti coinvolti in agricoltura e quindi nella filiera agroalimentare. Quello del latte vaccino è un settore che riesce a salvarsi grazie all’export ma bisognerà fare ancora tanti passi in avanti puntando sull’alta specializzazione che abbiamo costruito in questi anni in Italia. L'altro settore importante che riteniamo faccia parte del comparto zootecnico è quello ovicaprino che vogliamo aiutare a crescere mettendo a disposizione il sistema di rete che a Cremona abbiamo creato includendo chiunque abbia voluto e voglia apportare idee di sviluppo. Riteniamo infatti che la zootecnia sia un settore ampio e non localizzato a macchie di leopardo sparse e isolate sul territorio nazionale”.

Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona dal 3 al 5 dicembre 2020

Gli allevatori non potranno andare alla Fiera e dunque sarà la Fiera, quest’anno, ad andare nelle aziende degli allevatori. Perché #lazootecniaNonsiferma, come recita lo slogan lanciato durante la conferenza stampa online delle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona, in programma dal 3 al 5 dicembre 2020. L’edizione di quest’anno, a causa della pandemia, si svolgerà in forma virtuale con una vetrina online di novità presentate dagli espositori ed un ricco calendario di seminari e convegni sui temi di maggiore interesse per la zootecnia, dai bovini da latte ai suini, passando per gli avicoli. La tradizionale mostra dei capi è confermata con la novità che quest’anno si svolgerà, anch’essa, in forma virtuale: sarà quindi la Fiera Internazionale del Bovino da Latte ad andare in azienda dagli allevatori e non viceversa, come è stato finora. Una modalità originale, anche se dettata dalla necessità di recuperare così anche la tradizionale competizione tra capi della migliore selezione genetica proveniente (oltre 300 vacche da latte delle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey) da oltre 50 allevamenti italiani che sarà trasmessa in streaming il 14 dicembre. “Questa edizione è stata fortemente voluta dagli allevatori - ha detto il presidente di FiereCremona, Roberto Biloni -. Noi siamo sempre rimasti al loro fianco facendoci portavoce delle loro istanze, e nonostante il momento di difficoltà hanno voluto dedicare il proprio tempo alla preparazione dei loro animali per riuscire ad essere presenti alla fiera di Cremona, punto di riferimento per la zootecnia a livello nazionale e dinternazionale. Con grande passione, entusiasmo e coraggio abbiamo raggiunto un totale di 52 allevamenti e 300 animali iscritti da 19 provincie diverse da tutta Italia. Questi animali verranno giudicati da due giudici a livello internazionale e poi ci sarà la finale”. Gli allevatori avranno la possibilità di registrare i video delle loro aziende, segnalando i capi migliori, divisi per categoria. La Fiera andrà negli allevamenti e una giuria composta da giudici internazionali definirà una graduatoria dei capi presentati in ciascuna categoria. Tutti i filmati delle aziende che avranno partecipato e quelli dei “vincitori” delle singole categorie verranno raccolti e messi a disposizione del pubblico che si vorrà collegare on line. Le Fiere Zootecniche richiamano ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale, presentando così ai visitatori professionali (58.327 operatori durante l’edizione 2019) una vetrina specializzata di altissima qualità, sia sul fronte dei prodotti, sia su quello dei servizi. Oltre alla manifestazione dedicata alla zootecnica da latte sarà on line anche la 24esima Rassegna Suinicola di Cremona, punto di riferimento per il settore, dalla genetica all’alimentazione, dalle attrezzature ai servizi. Sempre a Cremona di svolgerà la decima edizione di Expocasearia, manifestazione focalizzata sulle attrezzature per la trasformazione e sui sistemi di produzione e commercializzazione del latte e derivati (formaggi, ma anche yogurt e gelati). In programma anche l’8° International Poultry Forum, appuntamento di riferimento per l’avicoltura, con uno speciale focus su novità tecniche, veterinarie e di mercato, convegni, seminari e workshop, che trattano i temi più importanti del settore.

Cerealicoltura mondiale: webinar il 2 ottobre

France Export Céréales, in collaborazione con Roma Cereali, analizzerà l’andamento del bilancio dei cereali a livello mondiale e francese ed effettuerà alcune previsioni per la campagna 2020 nel corso di un webinar che si svolgerà il 2 ottobre alle 10. L’appuntamento on-line aperto e gratuito a tutti gli interessati previo accreditamento da perfezionare tramite il link: https://zoom.us/webinar/register/WN_KY7Qf82fQb6mlIXJDirKvA

Confagricoltura Donna Alessandria: un confronto sulle condizioni femminili

Si svolgerà martedì 10 marzo alle 18 al Museo Etnografico “C’era una volta” di Piazza della Gambarina, 1 ad Alessandria l'evento "Condizioni femminili a confronto. Diana e Giorgia di ritorno dal Nepal", organizzato da Confagricoltura Donna in collaborazione con l'Assessorato e la Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria nell'ambito di Marzo Donna, l'Associazione "e.r.i.c.a. i 2 fiumi - Pro Natura Odv" e DSF - Docenti Senza Frontiere. Le due viaggiatrici narreranno per l’occasione ciò che è immortalato nelle foto presenti alla mostra di fotografie derivanti dal viaggio di Giorgia e Diana dal titolo “ForEverest. Climate Change e coscienza ambientale tra le giovani generazioni del Nepal” che è esposta presso il Museo "C'era una volta" dal 22 febbraio al 14 marzo a cura di “Docenti Senza Frontiere” in collaborazione con "e.r.i.c.a. i 2 fiumi - Pro Natura - ODV". Le due borsiste, vincitrici di bando “Frame Voice Report!”, faranno conoscere l’attuale condizione femminile del Nepal.