Confagricoltura Piemonte ha chiesto all'Assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa di convocare con urgenza il tavolo del latte per valutare la condizione del settore lattiero – caseario e prevenire una crisi a livello regionale
“È necessario che tutti gli attori della filiera facciano la loro parte, per evitare di impoverire il nostro patrimonio zootecnico regionale - dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia dopo aver analizzato il mercato lattiero caseario e in particolare l’andamento dei due mesi appena trascorsi.
“E’ passato oltremodo tempo dall’ultimo incontro tra le aziende del settore, le Organizzazioni sindacali e le Istituzioni piemontesi: è più che mai doveroso, in un contesto nazionale di incertezza dei mercati dovuto all’innalzamento dei costi di produzione e a uno scenario geopolitico smosso da diversi conflitti, riunirsi attorno al Tavolo regionale per pianificare investimenti e attuare strategie di mercato nel medio/lungo periodo, che richiedono un'adesione convinta di tutta la filiera produttiva e commerciale”.
"La situazione dei nostri allevamenti bovini da latte è delicatissima ormai da anni - sottolinea Guido Oitana, allevatore e presidente della Sezione regionale Settore Bovini da Latte – ma la crisi si è ulteriormente acuita nell’ultimo periodo anche a causa della pressa di posizione di Lactalis, che ha disdetto molti dei contratti in essere, proponendo per l’anno a venire accordi tali da far rischiare il tracollo delle già fragili economie aziendali”.
Confagricoltura Piemonte evidenzia altresì che i prezzi regionali all’origine, storicamente, sono più bassi rispetto a quelli delle altre Regioni del bacino padano per effetto di una valorizzazione della qualità diversa da quella della Lombardia e di una struttura produttiva che vede una scarsa presenza di cooperative lattiero casearie.
In Piemonte sono attive 1.391 stalle da latte con 234.804 vacche: Cuneo è la provincia con più allevamenti (565 stalle e 121.134 vacche), seguita da Torino (539 stalle e 78.747vacche).
In Piemonte, nell’ultima campagna le consegne di latte hanno superato 1,16 milioni di tonnellate con un aumento di oltre il 3% rispetto al periodo precedente. Il peso delle vendite dirette sulla produzione commercializzata rappresenta però meno del 2% del volume, in circa il 20% degli allevamenti, con prevalenza di strutture di limitate dimensioni ubicate nelle aree montane, e una produzione media prossima a 50 t/anno.
A fronte dei risultati produttivi incoraggianti, rimane però come principale elemento di criticità del settore l’estrema volatilità dei prezzi, sia sul versante dei ricavi che di quello dei costi di produzione, accentuato dalla progressiva riduzione dei meccanismi di protezione del mercato comunitario, nonché da fattori economici e finanziari di carattere internazionale.