Donato Rotundo, direttore delle Politiche dello Sviluppo sostenibile e dell’innovazione di Confagricoltura, spiega ai microfoni di Radio Capital l’iniziativa del Libro Bianco del Verde, promossa dalla Confederazione e Assoverde, proprio per rendere la natura protagonista anche all’interno dei centri urbani.

Il Libro è rivolto a tutti gli operatori del verde pubblici e privati per condividere obiettivi, spunti, soluzioni e proposte. Rotundo sottolinea come negli ultimi anni, anche con la pandemia, l’attenzione verso il verde sia cresciuta e che dal 2015 ad oggi ci sia stato un incremento dello 0,4% delle superfici verdi, anche se non uniforme sul territorio nazionale.

Ribadisce poi che il Libro serve anche per incentivare gli investimenti nel verde, che non sono dei costi, ma servono a raggiungere gli obiettivi ambientali, sociali ed economici previsti dall’UE. Il progetto coinvolge per questo tutta una platea di attori, compresi medici, psicologi, ricercatori ed esperti e numerose imprese florovivaistiche e della manutenzione del verde.

Il direttore delle Politiche dello Sviluppo sostenibile e dell’innovazione ricorda anche gli obiettivi dell’UE e del PNRR per il verde urbano e per i quali i 380mila ettari che abbiamo oggi nei comuni capoluogo vanno sicuramente ampliati.

Rotundo ricorda gli innumerevoli benefici del verde sulla qualità dell’aria, per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e sull’assorbimento della CO2 e l’importante ruolo che svolgono le imprese agricole nella tutela del verde e dell’ambiente nelle aree periurbane.

Il Libro, che – ricorda Rotundo - potrà essere ordinato a breve presso Confagricoltura e Assoverde, vuole inoltre indirizzare i comuni nella realizzazione di veri e propri Parchi della salute.