La Commissione europea avvia una seconda fase di consultazioni sulle contromisure europee contro i dazi USA


L'8 maggio 2025, la Commissione Europea ha annunciato l’avvio di una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere opinioni sul possibile elenco di importazioni provenienti dagli Stati Uniti su cui l’Unione Europea potrebbe imporre contromisure qualora il regime dell'ex presidente Donald Trump non rimuovesse i dazi imposti negli ultimi anni. Questa consultazione pubblica segna una nuova fase nelle dispute commerciali tra l'UE e gli Stati Uniti, con l'Unione che cerca di rispondere in modo efficace alle misure protezionistiche imposte da Washington. Il lungo elenco di importazioni potenzialmente interessate da queste contromisure, che comprende ben 218 pagine, include una vasta gamma di prodotti provenienti dagli Stati Uniti. Tra i beni che potrebbero essere colpiti dalle misure figurano carni bovine, suine, ovine e di pollame, pesce, patate, frutta di vario tipo, noci, verdure, cereali, semi oleosi, vino spumante e altri alcolici, come il Bourbon.

Ma l'elenco non si ferma qui: sono compresi anche una vasta gamma di prodotti industriali, come acciaio e derivati, utensili, graffette e altre tipologie di manufatti. La Commissione Europea ha reso noto che l’obiettivo di questa consultazione è quello di raccogliere i pareri dei cittadini, delle imprese e degli altri soggetti interessati al fine di delineare la risposta più adeguata da adottare nel caso in cui gli Stati Uniti non rimuovano i dazi che continuano a penalizzare alcune delle principali esportazioni europee. In particolare, le contromisure potrebbero essere applicate a importazioni statunitensi per un valore totale di circa 95 miliardi di euro, mentre le esportazioni europee soggette a potenziali restrizioni ammontano a circa 4,4 miliardi di euro.

La Commissione ha sottolineato che l’elenco di prodotti potenzialmente coinvolti comprende settori chiave per l'economia europea e potrebbe avere impatti significativi sul mercato interno dell'UE. In una dichiarazione ufficiale, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha commentato che i dazi imposti dagli Stati Uniti stanno avendo già un impatto negativo sull'economia globale, aggiungendo: “L'UE rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziate con gli Stati Uniti. Crediamo che si possano raggiungere accordi vantaggiosi per entrambe le sponde dell'Atlantico, a beneficio dei consumatori e delle imprese”. Von der Leyen ha anche rimarcato l’importanza della consultazione come strumento per raccogliere informazioni che guideranno le scelte politiche della Commissione, sottolineando che, sebbene si cerchino soluzioni diplomatiche, l'Unione Europea si prepara anche a rispondere a tutte le eventualità. Il valore delle importazioni statunitensi che potrebbero essere colpite dalle contromisure è significativo, con un ammontare totale che supera i 95 miliardi di euro. Inoltre, la Commissione ha sottolineato che questa consultazione è mirata a prendere in considerazione non solo i dazi universali imposti dagli Stati Uniti su vari prodotti, ma anche le tariffe specifiche sulle automobili e le parti di automobili, una questione che ha sollevato forti preoccupazioni in tutta l’Unione. Le risposte alla consultazione dovranno essere presentate entro il 10 giugno a mezzogiorno e serviranno a definire l’eventuale risposta dell’UE in caso di mancato accordo. Nel contesto di questa disputa commerciale, la Commissione ha anche reso noto che avvierà una controversia formale in sede di Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) contro gli Stati Uniti riguardo alle tariffe universali e specifiche sulle automobili.

La Commissione Europea ha dichiarato che queste tariffe sono una violazione evidente delle regole fondamentali stabilite dall’OMC, e ha ribadito che l’obiettivo dell'UE è riaffermare l’importanza di rispettare gli impegni internazionali presi a livello mondiale. L'UE intende quindi agire con forza per difendere la propria posizione e garantire che gli Stati Uniti rispettino gli accordi internazionali sul commercio. Oltre alla consultazione e alla controversia presso l'OMC, la Commissione ha anche evidenziato l’importanza di monitorare attentamente il possibile dirottamento delle esportazioni globali sul mercato dell’UE, causato dall’adozione di dazi statunitensi. L’Unione sta infatti portando avanti i negoziati con altri partner commerciali, al fine di aprire nuovi sbocchi per le proprie esportazioni e diversificare le fonti di approvvigionamento. Questo sforzo è volto a minimizzare l’impatto economico negativo che le misure statunitensi potrebbero avere sulle imprese e i consumatori dell'UE, nonché a garantire un mercato più stabile e sostenibile. La Commissione Europea ha chiarito che, nonostante il forte impegno per una soluzione negoziata, le misure di contromisura sono pronte a essere adottate se non si riuscirà a trovare una via d'uscita diplomatica con gli Stati Uniti.