Un recente incontro del Comitato Speciale per l'Agricoltura (CSA), l'organo preparatorio del Consiglio AGRIFISH, a Bruxelles ha rivelato forti preoccupazioni da parte di numerosi Stati membri riguardo alle proposte di riforma della PAC. Il cuore delle obiezioni risiede nella riduzione prevista dei fondi agricoli (stimata tra il 25% e il 30% con l'inflazione inclusa) e nel cambiamento dell'architettura del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2028-2034.
La Commissione propone un QFP con tre pilastri principali: Piani Nazionali e Regionali di Partenariato (che includono PAC e OCM), il Fondo Europeo per la Competitività (con Horizon Europe per ricerca e innovazione in agricoltura e bioeconomia) e lo strumento "Europa Globale". La nuova PAC punterebbe a una politica basata sulle prestazioni, con un sostegno al reddito degli agricoltori, maggiore semplificazione (con pagamenti forfettari e regole armonizzate) e sinergie sugli investimenti. Si prevede anche un sostegno pubblico più equo, mirato a giovani agricoltori, donne e piccole aziende, con meccanismi di degressività e massimali a €100.000, e incentivi per benefici ambientali e climatici.
Tuttavia, diversi paesi, tra cui Ungheria, Polonia, Croazia, Portogallo, Italia, Cipro, Slovacchia, Romania e Spagna, hanno espresso forte dissenso per il taglio del budget della PAC. Molti, inclusi Polonia, Romania, Croazia, Slovenia, Slovacchia, Ungheria, Belgio, Grecia, Spagna, Bulgaria e Italia, si sono opposti all'idea di accorpare la PAC in un unico fondo e al superamento della tradizionale struttura a due pilastri. La scomparsa del secondo pilastro (dedicato allo sviluppo rurale) è stata vista come un grave ostacolo allo sviluppo delle aree rurali, portando a una potenziale competizione a livello nazionale per i fondi.
Sono state sollevate anche preoccupazioni riguardo agli oneri amministrativi derivanti dall'inclusione della PAC in un unico fondo e all'insufficienza dei fondi destinati all'agricoltura. Alcuni paesi, come Romania e Repubblica Ceca, hanno criticato il principio del massimale e della degressività dei pagamenti diretti, temendo un impatto negativo sulla sicurezza alimentare. Altri hanno espresso la necessità di risolvere la questione della convergenza esterna e si sono opposti al mancato ricevimento di pagamenti diretti da parte degli agricoltori pensionati.
La Presidenza danese intende portare la futura PAC all'ordine del giorno del Consiglio AGRIFISH, con una presentazione a settembre e discussioni tematiche nei mesi successivi.