AGRICAT è il fondo mutualistico contro le avversità atmosferiche catastrofali (alluvione, gelo-brina e siccità) a cui partecipano tutti gli agricoltori percettori della PAC mediante il prelievo forzoso del 3%.
Nel 2023, primo anno di attività, AGRICAT ha dovuto affrontare la grave alluvione in Emilia Romagna e più limitati sinistri dovuti a gelo e brina sparsi sul territorio nazionale.
Lo scorso 26 giugno il l’Amministratore delegato Massimo Tabacchiera ha reso noto “di aver trasmesso ad AGEA, per le successive attività di competenza, elenchi di liquidazione per un ammontare complessivo di circa 106 milioni di euro.
Tale cifra include i 50 milioni di euro destinati dal legislatore al cratere Emilia-Romagna–Marche–Toscana colpito dagli eventi alluvionali del maggio 2023, come previsto dalla Legge 100/2023.
Corre l’obbligo di sottolineare che, a fronte del contributo derivante dal prelievo del 3% sugli aiuti diretti versato al Fondo dall’Organismo Pagatore AGREA, pari a 8,7 milioni di euro, il Fondo ha riconosciuto agli agricoltori con fascicolo aziendale in Emilia-Romagna indennizzi per oltre 48 milioni di euro. A tali importi si aggiungono quelli previsti dalla Legge 100/2023”.
AGEA ha avviato le procedure di pagamento e tra fine luglio ed inizio agosto gli indennizzi hanno iniziato a pervenire agli agricoltori danneggiati.
Per quanto riguarda il 2024, l’evento più rilevante è stato la siccità che ha interessato 1.687.461,10 ettari seguita dal gelo e brina con 5.149,69 ettari denunciati dagli agricoltori a livello nazionale di cui appena 271,62 in Piemonte. Tuttavia ben 421.185,06 ettari denunciati (di cui 104,52 in Piemonte) sarebbero al di fuori delle aree indennizzabili in base ai parametri atmosferici previsti e quindi non erogabili ai richiedenti.
A partire da questi dati AGRICAT sta procedendo al calcolo degli indennizzi spettanti ma al momento non è possibile prevedere quando potrà avvenire il pagamento.