Confagricoltura: 'Il super dazio USA sulla pasta avrebbe ripercussioni su tutta la filiera'


“Abbiamo chiesto immediatamente al nostro governo una forte presa di posizione verso l’amministrazione americana per risolvere questo problema. Sappiamo che il ministero si è già attivato e che la nostra diplomazia è al lavoro per evitare questa stangata per le imprese italiane”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta il super dazio del 107% sulla pasta italiana che gli Stati Uniti si appresterebbero a imporre sul prodotto simbolo del Made in Italy alimentare.

La decisione a seguito dell’indagine del Dipartimento del Commercio USA che rileverebbe dumping sui prezzi da parte di alcune case produttrici di pasta italiane. Oltre al 15% dei dazi imposti ad agosto da Trump, dal 1° gennaio 2026 si sommerebbe, in base a quanto rilevato dal Dipartimento, un ulteriore 91,74% che verrebbe applicato alle importazioni di questo prodotto dall’Italia.

“Una doccia gelata ingiusta. Il mercato statunitense è fondamentale per le nostre produzioni, e ancor più per la pasta, apprezzata dai cittadini americani proprio per la qualità e la bontà riconosciuta in tutto il mondo”.

“Una decisione del genere - conclude Giansanti - avrebbe ripercussioni sull’intera filiera grano-pasta, a svantaggio delle imprese, dei lavoratori e di tutti i consumatori. La filiera agroalimentare italiana agisce da sempre con correttezza sui mercati internazionali e siamo fiduciosi che, insieme al nostro governo, si possa superare questa ipotesi di super dazio”.

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