Incontro UE-Turchia sulle nocciole


Il 24 novembre scorso si è tenuto il consueto incontro annuale Ue-Turchia sulle nocciole promosso dalla DG Agri al quale partecipano le organizzazioni dei principali Paesi produttori di nocciole in Europa ovvero Italia, Francia, Spagna ed il governo turco. Obiettivo dell’incontro verificare la situazione di mercato del comparto corilicolo, analizzare le principali problematiche emerse nella campagna in corso e confrontarsi su possibili soluzioni per il rilancio del settore. La situazione del comparto nazionale, illustrata con un lavoro congiunto di tutte le organizzazioni italiane, è stata presentata da Giampaolo Rubinaccio di Confagricoltura, componente della FNP frutta in guscio nonché coordinatore del comitato di prodotto frutta in guscio dell’Organismo Interprofessionale Ortofrutta Italia. L’attuale campagna corilicola è stata fortemente caratterizzata dalle avverse condizioni climatiche e dal diffondersi di fitopatie che non è stato possibile controllare in maniera adeguata a causa della scarsa disponibilità di molecole utilizzabili per la difesa fitosanitaria. Questo insieme di criticità ha impattato negativamente sulla produzione raccolta che si è attestata intorno a 50mila tonnellate ovvero circa il 40% in meno rispetto all’anno precedente. Il tema preoccupante è che, nonostante l’incremento delle superfici investite (+30% negli ultimi 10 anni), ormai da alcuni anni, si assiste ad una riduzione della produzione che si allontana ogni anno sempre più dal potenziale produttivo, mettendo in serio rischio il ruolo da sempre riconosciuto all’Italia di principale produttore dell’Ue e secondo produttore mondiale di nocciole. Positivo l’andamento delle quotazioni che però, a fronte dell’elevato livello dei costi e delle numerose problematiche da affrontare, non consentono sufficiente marginalità alle aziende agricole. Confagricoltura ha mostrato quindi alla DG Agri la fotografia di un comparto rilevante sotto tanti aspetti (produzione di qualità, indotto rilevante, valorizzazione del territorio, tutela dell’ambiente, etc.), dalle grandi potenzialità, che però si presenta sempre più fragile. Per tali motivi Confagricoltura ha evidenziato la necessità di azioni concrete per il rilancio del settore in termini di difesa fitosanitaria, investimenti in ricerca e sperimentazione. A causa degli stessi problemi registrati in Italia, la produzione stimata per questa campagna si attesterà su livelli ben lontani dal potenziale produttivo anche in Francia e Spagna. Anche la Turchia, primo produttore mondiale di nocciole, presenta una contrazione dell’offerta dovuta alle avverse condizioni climatiche ed alla diffusione di fitopatie, cimice asiatica in particolare. In sintesi sarà un’annata con un’offerta di nocciole molto ridotta.

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